Alcune cose da sapere sullo stile Animalier

Lo stile animalier affascina da sempre molti designers grazie alle sue molteplici identità. E’ considerato uno dei capisaldi del mondo fashion e dell’arredo, e viene ormai considerato da molti un nuovo tipo di nero, per il suo diffuso utilizzo in molteplici abbinamenti e per il fatto di non avere praticamente stagionalità.

Il termine

Con il termine “animalier” ci si riferisce oggi a tutte le stampe che riproducono la pelle o pelliccia degli animali: pitonato, leopardato, tigrato, tartarugato, zebrato. Nella moda, per le stesse fantasie, vengono utilizzati anche i termini “maculato”, “animalier print” o “tessuto animalier”.

La storia

Le pelli di animale erano usate dagli uomini primitivi per riscaldarsi, e indossarle aveva anche significati di tipo spirituale e religioso. Questa tradizione ha continuato a consolidarsi nelle epoche successive: nel 700, infatti, iniziano ad essere prodotte le prime stampe animalier su stoffe e sete a scopo ornamentale, per dare un tocco esotico allo stile di vestiti e ambienti.

I “testimonials”

Già nel 1953 Marilyn Monroe indossò un manicotto di pelliccia animalier con mantella, nel film cult “Gli uomini preferiscono le bionde”; nel 1963 fu Audrey Hepburn, protagonista nel film “Sciarada”, a indossare un cappello maculato realizzato da Givenchy.
Ma il momento d’oro per l’animalier è quello compreso tra gli anni 70 e 80. Il primo designer ad innamorarsi dell’animalier fu Dior, che nel 1974 realizzò abiti di chiffon leopardato. Quindi fu la volta di Roberto Cavalli, che in questi anni inizia a utilizzare motivi wild nelle sue creazioni: una caratteristica che caratterizza ancora oggi il suo stile.

L’animalier nel design

Anche per la casa, l’ufficio, strumenti di uso quotidiano, fino a cover per pc, iPhone e iPad, l’animalier ha ormai conquistato anche il design. Gli oggetti e gli ambienti vengono ravvivati da scorci tipici della giungla e della savana, acquisendo un mood selvaggio ed esotico.
Tra le applicazioni ispirate al mondo animale, tra le più utilizzate troviamo carte da parati zebrate, leopardate o “giraffate“: un tocco originale e insolito, in grado di cambiare completamente l’atmosfera.

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